Tirannosauro è un film duro, crudele. Narra di come la crudeltà di due anime distrutte da una vita e da una società che ha negato loro la felicità e che, anche loro, hanno negato a se stessi, porti ad un’esistenza alla costante ricerca della redenzione.
- TITOLO: Tirannosauro (Tyrannosaur)
- DATA DI USCITA: 2011
- REGIA: Paddy Constantine
- SCENEGGIATURA: Paddy Constantine
- TRAMA:
Joseph è un vedovo disoccupato con problemi di alcolismo, afflitto da una forte rabbia che lo porta verso l’autodistruzione. Nel disperato tentativo di cambiare la sua vita e uscire da un passato che lo tormenta, Joseph incontra la gentile Hannah, una donna vittima di un marito violento.
And I
Will close my eagle eyes
Hang up my skin to dry
We were wasted son
We were wasted all
On the ride
From the nightclub
To our drive
All the way we sank
And from
The flat above the square
We watch our comrades bare
Their teeth, their souls, their flesh
We were wasted son
We were wasted all
On the ride
From the nightclub
To our drive
All the way we sang.
Complice della potenza espressiva del film una colonna sonora splendida, ancora una volta dolce e leggera, senza picchi epici o pezzi complessi, che invade la scena in alcuni momenti cardine della pellicola dove i dialoghi non possono che fermarsi e lasciare spazio alla poesia e alle corde di una chitarra.
Consiglio di ascoltare i pezzi contenuti in questo articolo, presi direttamente dal film, di leggerne i testi, e di ascoltarli prima di guardare il film. di ri-ascoltarli nel film, e magari tornare qui e ascoltarli nuovamente. L’effetto che faranno sarà totalmente diverso da quello provato durante la visione del film.
Tirannosauro non è un bel film. E’ un pessimo film. Un film davvero orrendo. Un film che i deboli di stomaco potranno vedere tranquillamente perché privo di violenza visiva esplicita, ben occultata dal montaggio che viene usato in tale modo per evidenziare come non ci sia interesse nell’estetizzare la violenza, ma solo intenzione di sfruttarla come mezzo per esprimere la debolezza e l’abbandono dell’uomo nel vortice della vita dentro al quale è finito per motivi da ricercare nell’orrenda società in cui vive, ma anche, purtroppo, in se stesso. Un film che i deboli di cuore non potranno vedere tranquillamente perché la potenza espressiva dei pochi ma incisivi dialoghi creerà un’atmosfera insostenibile per quanto tangibile e, purtroppo, estremamente plausibile e vera.
Hides the bottles round the house
She watches chatshows and the soaps
Broken-hearted but she copes
Michael’s out of work
Feels he’s sinking in the murk
He’s unshaven and a mess
Fnds it hard some days to dress
Stevie smashed the delf
Cos he can’t express himself
He’s consumed by rage
Like his father at his age
Rita’s little child
Has a lovely little smile
But this means nothing to her father
Because he’s never even seen her.
And we sing, sing all our cares away
And we live to fight another day
Joey’s off the gear
He’s been clean for half a year
He gets bored out of his mind
But he’s trying to toe the line
Maggie’s in a chair
‘Twas joyriding put her there
She puts the kettle on the boil
And she’s always got a smile
And we sing, sing all our cares away
And we live to fight another day
And we sing, sing all our cares away
And we live to love another day
We grow strong from it all,
We grow strong, or we fall
We grow strong from it all,
We grow strong, or we fall
And we sing all our cares away.
Una casa fatta di piccoli sassolini, metafora di piccoli gesti, che avranno poi un vero significato ed un’importanza essenziale per costruire la precedentemente descritta empatia da cui, dopo un’ora di film, non si potrà più scappare.
In conclusione Tirannosauro è un film difficile da reggere, per il suo incredibile realismo e per la sua descrizione così cinica e tangibile dell’animo umano, ricco di sfaccettature, di dolori, di segreti, di gioie, e di, appunto, umanità.
Una regia splendida, quadrata ed evocativa, una fotografia grigia tanto quanto la storia di cui si parla, insieme ad una sceneggiatura solida, ben curata, incisiva e potente fanno di questo film una perla che nessuno dovrebbe lasciarsi scappare. 1 ora e 30 che entrerà nel cuore dello spettatore, potente come migliaia di scaglie di proiettile, dolorosissime ed estremamente difficili da estrarre.
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